Nuovi itinerari per i preadolescenti e i loro genitori
“EPPUR CI SONO”
“Eppur ci sono” è uno strumento utile per giovani e adulti che lavorano con i preadolescenti. La logica con la quale è predisposta questa cassetta degli attrezzi è connotata da un’attenzione chiaramente antropologica: si parte da ciò che tocca i preadolescenti dal punto di vista esistenziale e su tali questioni si innesta un discorso di fede e di senso. Questo percorso di 10 incontri mira ad accompagnare catechisti, animatori e adulti che lavorano con i preadolescenti a costruire percorsi personalizzati secondo la logica sopraesposta. Il metodo che verrà adottato sarà di tipo laboratoriale, perché l’intento è quello di fare acquisire una competenza e non semplicemente offrire strumenti e conoscenze.
La proposta si articola in 6 unità o itinerari suddivisi in tre volumi e affronta alcune dimensioni che i preadolescenti vivono in maniera trasversale. Gli itinerari non sono dunque pensati sulla logica scolastica (ossia: Eppur ci sono 1 = 1 media; etc.), ma sul vissuto concreto dei preadolescenti. Chi li accompagna è chiamato dunque a scegliere e a proporre l’itinerario che meglio corrisponde al bisogno del gruppo dei preadolescenti.
NOVITÀ! A questo proposito la formazione proposta per gli itinerari “Io esisto” e “Io sono capace” di Eppur ci sono 1 sarà riformulata sulla base delle acquisizioni di fondo del corso Tecniche di animazione.
La proposta si articola in sei unità o itinerari suddivisi in tre volumi.
Itinerario 1: Io esisto – Tema: l’identità personale e il confronto con il mondo che ci circonda. Nel suo processo di crescita e nell’affermazione della sua identità, il preadolescente – come Gesù – non si sottrae all’inevitabile confronto con i suoi genitori (cf. Lc 2,41-52), con chi gli sta attorno (cf. Mt 16,13-20) e con il suo immaginario di fede in evoluzione (cf. Lc 19,11-27). In tutto ciò, Gesù ha avuto il coraggio di esprimere la sua vocazione originale rispetto alle attese della gente; allo stesso modo il preadolescente può immaginare un’esistenza originale, un modo di essere “differente” dalle attese e dagli stereotipi imposti dalla cultura.
Itinerario 2: Io sono capace – Tema: le abilità, le prospettive di vita, i successi e le sconfitte. Attraverso il confronto con diverse figure bibliche (Davide, Giuda, Pietro, Gesù) il preadolescente prende consapevolezza che è normale che tutto non riesca come desidera, che i fallimenti e i tradimenti (dei propri ideali, delle proprie promesse, delle proprie amicizie) non sono un semplice incidente di percorso, ma fanno parte della vita. Qui il Vangelo diventa una parola di contestazione e di fiducia: contesta la logica della competizione che spesso guida la nostra società, dove è vietato sbagliare un colpo; annuncia che spesso una caduta, un fallimento sono un passaggio necessario per imparare a vivere appieno la propria vita, che dopo ogni rinnegamento (dei propri sogni più veri, delle amicizie più solide, etc.) il Signore rinnova la fiducia e si può ricominciare (cf. Gv 21,15-19).
Itinerario 3: Io mi piaccio – Tema: Il corpo, le relazioni, gli stereotipi commerciali. Con quali occhi guardarsi? Se un preadolescente si vede brutto o non è contento di se stesso, deve modificare il naso o il giro-vita oppure può imparare ad avere uno sguardo diverso su se stesso e sugli altri (cf. Mt 6,22-23)? Dopo aver riconosciuto e relativizzato le esigenze imposte al corpo femminile e maschile dagli stereotipi culturali per essere accettati e apprezzati, i preadolescenti osserveranno come Gesù ha vissuto il suo corpo e cosa ne ha fatto (ha espresso l’amore che lo abitava). Scopriranno che la gioia sta nel vivere ed esistere «così come sono» (Sal 8) e di essere «come un prodigio» (Sal 138); che tale gioia non devono farsela portar via da nessuno, tanto meno dall’invidia per chi sarebbe più bello e più sano di noi. Riscopriranno il mistero dell’Incarnazione come il desiderio di Dio di fare esperienza del corpo e di vivere “dentro la nostra pelle” (cf. Gv 1,1-14).
Itinerario 4: Io so crescere (la cresima) – Tema: La Cresima come conferma di un cammino, sebbene avvenga nella fase del cambiamento. Poiché il cristiano nasce come è nata la Chiesa, cioè in Cristo morto e risorto (battesimo) e attraverso il dono dello Spirito (cresima), i preadolescenti scopriranno che a confermare non saranno loro nel momento in cui riceveranno la cresima, ma il Padre attraverso il dono dello Spirito che ci è donato in Cristo (cf. At 1,6-11; At 2,1-13). Faranno esperienza di un dono che li anticipa dando loro fiducia e credito. Perché questa esperienza possa essere tale, scopriranno che la fede non è solo “testo” ma anche “contesto”; che la cresima è un’esperienza di incontro con Cristo e con una comunità animata dal suo Spirito di comunione. Individueranno dunque quando, dove e come la comunità crea e sa creare spazi di relazione e comunione e da chi dipende ciò. Riconosceranno il dono dello Spirito che è sapienza, intelletto, scienza, consiglio, etc. Osserveranno come Gesù ha vissuto nella forza dello Spirito la sua missione e come è stato capace di riconoscere il bene (lo Spirito) che opera là dove altri non se ne accorgevano. Riscopriranno la comunità come contesto in cui è possibile trovare nuove energie e anche aprirsi alle sorprese che lo Spirito compie fuori di essa.
Eppur ci sono 3
Itinerario 5: Io so stare con gli altri – Tema: L’individualismo, il dialogo, l’intercultura. Stare con gli altri non è facile per nessuno, soprattutto quando questi altri sono proprio diversi da noi. Il testo evangelico del Buon Samaritano diventa qui parabola di come Gesù, nel suo costruire relazioni che sanno andare oltre le barriere interne ed esterne che dividono le persone, sa indicare le vie dell’incontro con l’altro diverso da me. I preadolescenti, attraverso questo “pellegrinaggio” verso l’altro – le cui tappe sono: la presa di coscienza delle difficoltà di relazione tra loro e con i loro coetanei; il riconoscimento di come essi vivono le relazioni e le amicizie (p.e.: i meccanismi che attivano per difendersi, etc.); la presa in considerazione di come Gesù ha dialogato con le persone, aprendosi al rischio della relazione e superando la paura del diverso; la riflessione sul bullismo, il razzismo, le disuguaglianze sociali – scopriranno e proveranno a sperimentare che la costruzione della comunità del «cuor solo e anima sola» (At 2,42-47) è sempre incontro e valorizzazione di persone differenti.
Itinerario 6: Io so quello che voglio – Tema: I valori, la libertà, la responsabilità. Le idee e i desideri che frullano nella testa di un preadolescente sono tanti. Prendere coscienza di questi, sentirsi liberi di esprimerli, di «dire la propria» e al tempo stesso imparare a fare chiarezza dentro di sé, riconoscendo e filtrando pressioni e input che giungono da diverse persone (genitori, educatori, etc.) e dai mezzi di comunicazione sociale per poi, come Gesù, avere il coraggio delle proprie scelte e iniziare ad assumersi con fiducia la propria responsabilità e autonomia rispetto alla famiglia, ai desideri e alle attese degli altri (cf. Mc 3,21.31-35): sono questi alcuni degli obiettivi di questo itinerario affinché ogni preadolescente inizi fare ciò che ama senza lasciarsi vincere dalla dipendenza e dalla compiacenza altrui e diventare triste (cf. Mc 10.17-22).
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